Per la quinta volta in Molise la comunità arcobaleno scenderà in piazza per rivendicare i propri diritti. Termoli, ospiterà il Molise Pride della storia, inserendosi nel contesto dell’Onda Pride, insieme a più di altri 50 pride in Italia.
Un Pride di memoria
Negli anni '30, durante il regime fascista, decine di uomini omosessuali furono deportati in confino sull’isola di San Domino, alle Tremiti, di fronte la costa molisana. Reclusi senza processo, colpevoli solo di “non conformarsi alla virilità fascista”, vissero in condizioni precarie, isolati e sorvegliati. San Domino è stato l’unico luogo in Italia destinato esplicitamente al confino degli omosessuali.
Nonostante la brutalità della misura, alcuni testimoni raccontano come, per la prima volta, poterono vivere la propria identità in un contesto di solidarietà. Ma ciò non cancella l’ingiustizia subita, né l’omertà calata per decenni su questa pagina di storia.
Oggi, ricordare San Domino significa rivendicare verità, memoria e giustizia. Significa denunciare le radici autoritarie dell’omolesbobitransfobia istituzionale e impegnarsi perché mai più nessuna persona venga esclusa, perseguitata o criminalizzata per ciò che è o chi ama.
San Domino non è solo passato: è un monito politico. E questo Pride vuole ricordare i confinati a San Domino.
Un Pride di frontiera
Il Molise Pride nasce dall’idea di Vladimir Luxuria durante il Basilicata Pride 2018, a Potenza, che suggerì la necessità di svolgere un Pride in Molise. Ad un anno dal Basilicata Pride, Arcigay Molise ha deciso di raccogliere l’invito e costruire il primo Molise Pride. In una regione difficile, con appena 300mila abitanti, e con tante segnalazioni di omofobia e transfobia. Nel 2019 il Molise Pride torna in piazza a Campobasso per i 50 anni dai Moti di Stonewall, che diedero vita a New York al primo Pride. Oggi per la quinta volta il Molise è pronto per dare un segnale di solidarietà a chi, quotidianamente, nelle scuole, al lavoro, in famiglia subisce discriminazione.
Un Pride contro lo spopolamento
Il Molise Pride nasce per dare una risposta a chi scappa dalla propria regione perché discriminato in quanto LGBT+. Il Molise, già terra di emigrazione, non può continuare a vivere una vera e propria emigrazione da parte delle persone LGBT+. Il Molise è di tutti e tutte e deve essere per tutti e tutte, rendendosi accogliente verso ogni singolo cittadino molisano, a prescindere dal proprio orientamento sessuale o identità di genere. Il Molise ha bisogno di costruire servizi di supporto per le persone LGBT discriminate ed essere inclusivo verso le persone trans, costrette a scappare in altre regione per seguire il percorso di adeguamento del proprio corpo alla propria identità di genere.
Un Pride per il futuro, ma che vive nel presente
Il Molise Pride vuole portare avanti un percorso che possa dare speranza a tanti giovani. Un Molise Pride per far conoscere servizi e supporti di Arcigay Molise, come lo Sportello Molise LGBT con sede a Campobasso e Isernia. Un Molise Pride per essere orgogliosi di essere molisani. Un Molise Pride perché anche in Molise si può essere gay, lesbica, bisex, trans o intersex.
Un Pride di tutt!
Il Molise Pride si pone l’obbiettivo di essere un Pride di tutt! e per tutt!. Un Pride che possa guardare non solo alle persone della comunità arcobaleno, ma che possa essere aperto a genitori, amici, famiglie, parenti e tutte le persone che possono essere di solidarietà verso le persone discriminate. Un pride che possa riconoscere la genitorialità e pieni diritti, come il matrimonio e le adozioni, a coppie e famiglie omogenitoriali. Un Pride che rifiuta le strumentalizzazioni sul riconoscimento dei bambini e delle bambine delle famiglie omogenitoriali, per cui si chiede la trascrizione immediata nell’interesse dei minori. Un Pride che possa rendere madri e padri orgogliosi dei propri figli LGBT. Un pride che gridi orgoglio e non vergogna! Per questo il Molise Pride vuole creare una grande rete tra associazioni femministe, nell’ottica di rivendicare i diritti delle donne, a partire dalla gravosa condizione dell’aborto in Molise. Una rete per tutti gli “ultimi”: dai rifugiati agli homeless, dalle discriminazioni per razzismo a quelle per etnia. Siamo tutti orgogliosi di essere molisani e molisane, lo saremo ancora di più imparando a rispettare le differenze.
Un Pride contro lo stigma verso le persone sieropositive
Un Molise Pride che si ponga l’obbiettivo di ridurre il contagio di HIV e possa ridurre lo stigma verso le persone sieropositive, oggi vittime di un silenzio micidiale che continua a produrre discriminazione e non vede un calo del contagio da HIV. Impariamo a capire che se una persona HIV+ assume la terapia e ha carica virale non rilevabile, non può trasmettere il virus dell’HIV. Il Molise Pride si pone l’obbiettivo di iniziare un percorso di sensibilizzazione e collaborazione con ospedali e reparti di malattie infettive della regione Molise.
Un Pride accogliente verso i rifugiati LGBT
Sono ancora tanti i paesi che applicano la pena di morte verso le persone LGBT nel mondo, e ancora di più sono quelli che applicano pene carcerarie o corporali. Il 26 luglio saremo in piazza anche per chi, nel mondo, non può scendere in piazza perché la propria identità è punita dalla legge.
Un Pride contro la guerra
Fermamente contro ogni forma di guerra e oppressione ed esprime la propria vicinanza e solidarietà a tutte le persone che vivono in contesti di conflitto. Le guerre sono la scelta del potere e di chi governa, ma a pagarne le conseguenze sono le popolazioni civili. Condanniamo con forza la strage in corso a Gaza, perpetrata dal governo israeliano, che sta provocando innumerevoli vittime innocenti tra la popolazione civile palestinese e sembra puntare all’annientamento di un popolo. Chiediamo il cessate il fuoco, la liberazione degli ostaggi israeliani e il rispetto delle condizioni di tregua, la protezione dei diritti umani, la ripresa delle trattative di pace, basate sulla soluzione di due popoli, due Stati. Esprimiamo solidarietà al popolo ucraino che combatte contro l’invasione russa. Rifiutiamo ogni strumentalizzazione dei simboli e dei diritti LGBTQIA+ come strumenti di propaganda bellica. Lottiamo per la pace, il rispetto dei diritti umani e la solidarietà verso tutti i popoli oppressi.